Per L’Energia Nazionale: Un accordo irricevibile, ma non ci arrendiamo
Nonostante il folle perseguimento di una dannosa politica di NO, che avrà impatti devastanti non solo sul nostro settore ma sull’intera economia nazionale, ringraziamo il Movimento 5 Stelle per aver consentito alle attività estrattive e a tutto il nostro settore di essere in cima all’agenda politica del Paese.
Questo dibattito ha consentito di far emergere le tante forze politiche e sociali di buon senso che ci hanno pubblicamente sostenuto, dimostrando di essere al fianco nostro e dei lavoratori del settore che, da Ravenna alla Sicilia, hanno atteso l’esito di lunghi giorni di negoziati e ora sono pronti a mobilitarsi. Non accadeva da tempo.
L’accordo sul tavolo non risponde alle richieste che, per giorni, abbiamo avanzato con ogni mezzo a nostra disposizione a chi è stato disposto ad ascoltarci. Il testo dell’emendamento che il Senato si appresta a votare presenta ancora profili di incostituzionalità, dalla compressione della libertà di impresa alla revisione retroattiva di diritti acquisiti e riconosciuti, con drammatici impatti sui posti di lavoro, e sarà sicuramente sottoposto al vaglio della Corte Costituzionale.
Il testo continua a essere un durissimo colpo per il settore, che dovrebbe attendere diciotto mesi per la redazione del Piano delle aree: diciotto mesi in cui si chiede a imprese e lavoratori di fermarsi, nella speranza che le stesse istituzioni che armandosi di retorica oggi bloccano un intero settore produttivo, domani trovino un’intesa che consenta di riprendere le attività.
La nostra battaglia continuerà e non ci stancheremo di ribadire che dobbiamo essere protagonisti nel processo di transizione energetica, e non possiamo accettare che si usino strumenti sbagliati e forzature che recano danni ai cittadini, a chi fa impresa e all’intero Paese.
Per quanto sembri paradossale, noi ringraziamo le forze di Governo per aver riportato l’energia nazionale al centro del dibattito politico: era necessario. Di fronte alla richiesta pubblica del Presidente Conte di un confronto trasparente noi rispondiamo: siamo pronti a sederci al Tavolo, portando il nostro bagaglio di conoscenza, competenza e strumenti per gestire la transizione energetica. D’altronde era una delle nostre richieste e oggi sappiamo di non essere più soli.
Per l’energia nazionale