Abbiamo chiesto con una lettera al MISE che venga convocato il tavolo tecnico con tutte le amministrazioni coinvolte, richiesta già formulata dai Sindaci che avevano partecipato alla riunione indetta dalla Regione Campania, l’11 Dicembre.
Preso atto che è trascorso oltre un mese da quella richiesta, di cui siamo venuti a conoscenza attraverso la lettura del verbale della riunione acquisito con procedura di accesso agli atti (ex legge 241/90), e che nulla è stato fatto, ci siamo messi in moto a sostegno della richiesta dei rappresentanti delle comunità locali, di cui condividiamo gli intendimenti. Solo attraverso un confronto sul piano tecnico è infatti possibile raggiungere un obiettivo comune: svolgere un’attività economicamente rilevante, camminando insieme al territorio e rispettandone le pecularità.
L’occasione è utile per dimostrare con i fatti quanto siano false le affermazioni di un comitato “Sannio No Triv”, che cerca di mobilitare la popolazione procurando allarme con corbellerie e falsità in quanto il nostro è un progetto di ricerca digitale e non prevede trivellazioni. Solo in un secondo tempo, qualora la ricerca desse esito positivo, decideremo d’intesa con le comunità locali e con le autorità ambientali se e come andare avanti. Nel pieno rispetto della legge che prevede verifiche severissime ad ogni passaggio. Ma noi andiamo ben oltre il mero rispetto di quanto già imposto. Delta Energy è disposta ad ogni tipo di confronto e di dialogo con il territorio. Intendiamo insediarci nel Fortore con un corposo investimento e non possiamo pensare di avere le popolazioni contro.
Con la stessa forza con cui affermiamo il nostro desiderio di dialogo però, diciamo chiaramente che non accettiamo che si diffondano insulti, calunnie e falsità sull’azienda, i nostri progetti, il nostro lavoro e su quello dei nostri collaboratori. Per questo chi ha accusato Delta Energy e la società SWG di aver rilasciato dati su un sondaggio falso, chi scrive che avveleneremo il territorio, chi annuncia disastri e pericoli inesistenti creando allarme, dovrà risponderne alla magistratura.